Ho letto questa storia, l’ho letta dopo il mio breve viaggio nelle “due capitali” russe dove, nella storica libreria di San Pietroburgo, ho acquistato questo romanzo di Aleksandr Sergeevič Puškin: La figlia del Capitano, per un regalino. Io, incuriosita, l’ho poi letto in una edizione della De Agostini del 1983 che avevo in casa: La figlia del capitano e altri racconti.
Trovare questo romanzo in italiano in questa bella libreria di San Pietroburgo è stato il “collegamento”, la motivazione che ha stimolato la lettura, oltre a scoprire dalle innumerevoli piazze, vie, statue dedicate a questo poeta, quanto Puškin sia ancora amato e onorato.
- Statua di Puškin a Mosca, lungo la Via Tverskaya nella piazza a lui dedicata.
- A Mosca, nella vecchia Arbat, monumento a Puškin con la moglie Natalya Goncharova
Questo breve romanzo storico pubblicato nel 1836 mi ha mostrato una realtà lontana ma di cui avevo già sentito narrare in canti e fiabe popolari: guerre civili russe condotte da coraggiosi ribelli contro armati eserciti imperiali, rivolte combattute per la libertà, la vita e la terra. Nobiltà e ricchezze calcolate sul numero di uomini posseduti, una terra di servi fedeli a padroni assoluti che avevano in alto onore i valori del loro rango e la fedeltà verso il loro sovrano. Insomma una gerarchia molto rigida e difficile da modificare.
Ecco nel romanzo citare i tartari, apparire i cosacchi, i baschiri, i kirghisi, popoli nomadi e coraggiosi a cavallo nelle steppe e sotto le loro tende, ecco le guarnigioni imperiali a difesa di fortini sperduti ai confini della grande Russia. Tutto nel romanzo ci viene presentato come un’avventura rocambolesca, dove i sentimenti e le passioni sono forti, ma sono anche veri, sono relamente esistiti i personaggi principali, ci sono le città, i giardini, le bufere, la storia, ambientata alla fine del Settecento al tempo di Caterina II, è storia vera.
Ecco la zarina Caterina II nel Castello di Puskin di cui ho scritto nel precedente articolo, lei ci appare proprio lì, in quel luogo dorato, e proprio lì si conclude il romanzo, dove Mar’ja, la protagonista femminile giunge a cercare la grazia per il suo giovane tenente Pëtr condannato per alto tradimento, in seguito all’accusa di aver complottato con il capo della rivolta Pugačëv.
Trovate in pdf le ultime 4 pagine del romanzo dove potete leggere la parte ambientata nel Palazzo di Caterina:
ultime 4 pagine La figlia del capitano
Alcune belle immagini dalla miniserie televisiva del 2012 tratta da La figlia del Capitano di Puškin:
- La fortezza di Belogorsk (nelle riprese la Fortezza Belogradchik in Bulgaria)
- Il protagonosta Pëtr Andréevič Grinëv
- accampamento di nomadi turghisi
- paesaggio della steppa
- il ribelle Pugačëv e il tenente Pëtr
- il ribelle Pugačëv e Mar’ja, la figlia del capitano
- veduta nel film di San Pietroburgo
- La protagonista Mar’ja Ivanovna davanti alla zarina Caterina II nel giardino del Palazzo a Carskoe Selo (oggi Puskin)
Se volete vederlo lo trovate in due episodi su Rai Play
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Scritto e pubblicato da
Maria Valenti/Alicemate
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