Il terzo incluso. il catalizzatore è fondamentale per promuovere cambiamenti, l’insegnante è un catalizzatore fra il bambino e la conoscenza. Nella metafora della Dott. Lucangeli, il catalizzatore è il cucchiaino che girando nella tazzina di caffè con lo zucchero, permette alla bevanda di addolcirsi.
Una metafora simile l’ho trovata sul romanzo di Musil “L’uomo senza qualità”

(pag. 523 su pdf robert_musil_-_luomo_senza_qualit)
Per ascoltare la spiegazione del cucchiaino: dal minuto 1:09 al 3:118 al link
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I catalizzatori, mi pare di aver capito, possono essere positivi o negativi, produrre bontà o disastri. I catalizzatori educativi di cui parla la prof. Lucangeli dovrebbero attivare processi positivi, ma non è sempre automatico; i catalizzatori di cui parla Musil come esempi di cambiamenti storici, pare siano negativi, ma non sempre i risultati a cui portano sono peggiorativi.
Allora? teniamo presente che tutto muta in continuazione se c’è vita, a volte stiamo fermi per paura di innescare cattive reazioni, ma anche lo star fermi è una scelta che modifica quanto sta intorno a noi…
Ci vuole fortuna, ma anche un tantino di preparazione ci potrebbe dare una mano, spero!
Ciao da Alicemate/Maria Valenti
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