“Troviamo quel che vogliamo trovare, troviamo quel che cerchiamo. Troviamo se cerchiamo.” (Lorenzo Milani)
Io ho trovato un grande maestro di “scuola” e una grande maestra di “lettura”. Il primo è il sacerdote Lorenzo Milani, scoperto da poco, la seconda è la scrittrice Virginia Woolf, scoperta da molti anni.
- Virginia Woolf (nata Stephen), a 20 anni, foto di George Charles Beresford, 1902
- Lorenzo Milani Comparetti a 19 anni ritratto quando studiava pittura a Brera (Milano 1941)
Se si fossero incontrati avrebbero senz’altro fatto una profonda, interessante, ironica e chiassosa conversazione. Si sarebbero stimati e insultati a vicenda, Lorenzo Milani lo avrebbe fatto direttamente dandole della privilegiata e viziata… lei solo in seguito, e ne avrebbe disegnato una figura potente e incapace di autocontrollo, adolescenziale forse, come aveva ai tempi definito anche il suo coetaneo James Joyce.
Entrambi di famiglia ricca e coltissima, crescono in ambiente ateo, viaggiano e conoscono lingue e culture diverse
Entrambi conducono scelte di pacifismo e di promozione di giustizia sociale. Lui dedica la vita alla professione del Vangelo, si dedica ai poveri e alla loro elevazione attraverso la parola, lei si dà alla scrittura come parola capace di raggiungere tutti, e alla sua missione/professione si dona completamente.
- Libro sul vivere e promuovere la pace
- Pubblicazioni per insegnare la libertà e la pace
I libri che li hanno resi famosi sono rivoluzionari: per Virginia una rivoluzione nel modo scrivere, utilizzando il monologo interiore. Per don Milani e la scuola di Barbiana, sarà un messaggio rivoluzionario su come fare scuola!
- Romanzo di grande successo. Rivoluzionario come modo di scrivere
- Libro che lo rese famoso. Rivoluzionario come metodo di insegnamento
Ma il momento in cui ho colto il collegamento fra i due grandi maestri è stato quando ho trovato questo pensiero di don Milani, in una lettera del 1958 indirizzata a don Divo, un suo stimato insegnante di seminario, riferendosi alla sua massima occupazione (che lui stimava occupasse il 99% del suo tempo), LA SCUOLA:
“Non penso che al Giudizio (Universale) la mia scuola mi verrà scritta dalla parte dei meriti, ma son convinto invece che essa mi verrà scritta dalla parte delle opere che hanno già avuto il loro premio. Immense gioie, amicizie, affetti duraturi.”
Era lo stesso concetto che la scrittrice Virginia Woolf scriveva nel breve saggio “Come leggere un libro”(1925), ma invece di essere legato al fare scuola era legato alla lettura:
“A volte ho sognato che arrivato il giorno del Giudizio in cui tutti saranno pronti a ricevere i loro premi, il Signore si girerà verso Pietro e gli dirà, non senza una certa invidia, quando ci vedrà entrare con i nostri libri tra le braccia: “Guarda, costoro non hanno bisogno di premi. Non abbiamo nulla per loro. Loro hanno amato leggere.”
Entrambi quindi ritengono che la loro vita sia già stata “un Paradiso”.
- Libro dove si trova la lettera con la frase sul Paradiso
- Libro con la riflessione sul Paradiso
Io sono stata maestra per “professione” e lettrice per bisogno e conforto. Così, da eterna scolara di letture a maestra quotidiana di bambini, eccomi incapace a rinunciare alla continua condivisione di quello che ritengo interessante. Lo faccio con gioia ed è per me un paradiso in terra? Certo leggere è una gioia, comunicare agli altri una seconda gioia, quindi la mia condizione potrei definirla
“UN PARADISO”?
Certamente lo è oggi. In passato la mia è stata una vita alla ricerca del tempo per leggere e alla ricerca e mediazione fra la scuola che avrei voluto e quella che ho potuto fare. Comunque mi considero premiata a sufficienza e non ritengo di aver alcuna pretesa ulteriore.
scritto, ragionato e firmato da
Maria Valenti (maestra e lettrice)
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Bibliografia citata:
L’obbedienza non è più una virtù, Lorenzo Milani
Le tre ghinee, Virginia Woolf
Lettera a una professoressa, Scuola di Barbiana (con regia di don Milani)
La signora Dalloway, Virginia Woolf
Perché mi hai chiamato? Lettere ai sacerdoti, appunti giovanili e ultime parole, Lorenzo Milani (a cura di Michele Gesualdi)
Come leggere un libro, Virginia Woolf
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Per approfondire, biografie di:
Lorenzo Milani (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967)
e Virginia Woolf (Londra, 25 gennaio1882 – Rodmell, 28 marzo1941)
Lug 30, 2018 @ 22:31:36
Molto bello questo articolo😁
Lug 30, 2018 @ 23:41:16
Grazie!
Lug 30, 2018 @ 23:17:35
due vite apparentemente poco felici, molto tormentate, minate anche dalla salute. Anche queste sono analogie che uniscono i due personaggi. Ma interiormente chissà quale vita hanno realmente vissuto. Certamente quello che hanno scritto è una testimonianza di valori e di stimoli che Maria trasmette ad altri continuando la loro opera…….
Lug 30, 2018 @ 23:37:08
Bravo Ecy, un’altra analogia, ma come dici, le loro vite solo apparentemente poco felici, in realtà hanno potuto e saputo trovare e seguire la loro vocazione, quindi si sono realizzati, hanno vissuto la vita che hanno scelto, pur pagando e rinunciando ad altri piaceri e soddisfazioni. Entrambi molto ironici, hanno saputo prendersi gioco e sfruttare le loro debolezze rendendo ancor più profonde e speciali le loro esperienze.
Aggiungerei che tutti in qualche modo siamo maestri, oltre che scolari, ma questi due miei titolati li ho eletti a sommi in quanto hanno scritto e lasciato molto ai posteri 😉
Lug 30, 2018 @ 23:54:07
Leggo e commento regolarmente il tuo blog da 3 anni. In tutto questo tempo ti ho visto pubblicare tanti post – capolavoro, ma questa è senza dubbio una delle gemme più splendenti.
Lug 31, 2018 @ 12:10:48
Grazie per la fedeltà triennale e per gli apprezzamenti. Conosci La Woolf o don Milani, magari entrambi? Cos’hai letto di loro?
Passerò a fare una visita da te 🙂
Lug 31, 2018 @ 12:20:59
Nel mio blog sei sempre la benvenuta! 🙂 Riguardo ai personaggi che hai nominato, don Milani è un mito personale di mio padre, quindi lo conosco eccome, e lo stimo moltissimo anch’io. Colgo l’occasione per dirti che mi sono iscritto al tuo blog. Grazie a te per la risposta! 🙂