Spesso risparmiare ci fa pensare a sacrifici, a rinunce, ad un aumento di fatica… ma non sempre è così.
Io, da due tre anni, ho scoperto che posso evitare di fare alcuni lavori di casa e non perchè pago una colf… semplicemente non li faccio più e non perchè mi piaccia vivere nella trascuratezza nè tanto meno nello sporco… sì, ammetto che la mia casetta non brilla, ma è in ordine e gli abitanti non manifestano problemi, anzi tutti erano predisposti a questo cambiamento prima di me!
Novità, quest’anno ricevo un calendario 2013 appunto, dove ci sono scritti comportamenti che avvallano e motivano il mio risparmio e … SONO FELICE!!! Questo è il calendario da scaricare in pdf CalendarioDelCambiamento 2013: è on line, gratuito, da leggere, diffondere e se volete, stampare!!!
Mi soffermo ora in particolare sullo stirare: a me piace stirare, mi è sempre piaciuto perchè ti fa riportare gli abiti ad una condizione di bellezza più vicina alla rinascita, dopo l’uso e lo strapazzo della lavatura. Ma quanto tempo e consumo di energia va sacrificato per questa “gioia” che ora mi sembra anche un po’ “masochista” … anche se non la rinnego. Aggiungo poi che mi ero regalata un ferro-caldaia super: una caldaia bella e brava, quindi mi piaceva anche utilizzarla. E’ durata parecchi anni, poi si è rotta e non c’era più il pezzo di ricambio: quasi un lutto… per un po’ ho tenuto la mia compagna di lavoro in garage, non mi pareva giusto rottamarla, ma chiaramente l’ho sostituita, questa volta con un prodotto più scadente, era già nato in me il bisogno di gratificarmi con altre “macchine” e decido di non investire più in caldaie belle, brave e costose! E da lì in poi il mio percorso è continuato all’insegna del risparmio sulle stirature.
Vi riporto questi due brevi scritti che ho trovato sul calendario, ulteriore sprone a continuare nella mia impresa e anche a pubblicarla:
PERCHE’ STIRARE? Gli SVANTAGGI:
consuma energia
1 kW e siamo in una crisi energetica, inoltre dobbiamo
pagare questa energia e siamo in una crisi economica, inquiniamo
per produrre energia e siamo in una crisi ambientale,
dobbiamo occupare il nostro tempo per pagare questa energia
e i ferri da stiro progettati per rompersi e finire nelle discariche.
Inoltre la stiratura toglie molto tempo che invece potrebbe
essere dedicato a noi stesse per fare ciò che ci piace (1 ora
in media la settimana/persona, in una famiglia di 3 persone
sono 3 ore la settimana, 150 ore l’anno). Il tempo purtroppo è
l’unica risorsa veramente non rinnovabile.
Forse anche noi dovremmo iniziare a chiederci se facciamo
veramente bene a sacrificare il nostro tempo a spendere i
nostri soldi, a inquinare il nostro pianeta per il mito della
stiratura? Forse faremmo bene ad unirci al movimento che
boicotta la stiratura?
COME SMETTERE DI STIRARE?
Smettere di stirare di
colpo è difficile, bisogna adottare una tecnica progressiva. C’è
sempre più gente che non stira. Innanzitutto quando stendiamo
dobbiamo stendere in modo da non lasciare pieghe, ci si
mette un attimo in più ma poi è più semplice e rapido stirare e
molti capi non necessitano più di essere stirati. Dopo quando
abbiamo davanti a noi la cesta dobbiamo eliminare i capi che
non necessitano stiratura: lenzuola, fazzoletti, l’intimo, tutto
ciò che non si vede.
Ora vi mostro quale percorso seguo io per evitare la stiratura, ma avere indumenti “stirati”
– Togliere i panni dalla lavatrice in modo ordinato, praticamente li piego un po’
– poi li stendo, quando ho tempo, tendendoli bene sullo stendino
– le camicie le stendo direttamente sulle loro grucce
– anche i panni che lavo a mano, li centrifugo e li stendo con cura
– dopo averli ritirati, li piego sopra un piano “stirandoli” prima un po’ con le mani
– e li impilo lasciando sopra lenzuola, tovaglie, felpe pesanti, in modo da schiacciarli un po’ e fissarne la “stiratura a mano” e, quando la pila è troppo alta, o ritengo che la pressa abbia avuto il tempo sufficiente a fissare la piega, distribuisco i panni da riporre nei vari armadi ai rispettivi proprietari.
– Alcuni capi vanno proprio stirati? li metto in attesa… e una volta al mese, al massimo, attacco il ferro!
– I capi in fibre sintetiche, che non si stropicciano nemmeno con la lavatura, hanno il problema dei “pallini”, che io tolgo con rasoio e spazzolino antipelucchi. Eih, attenzione al rasoio potreste anche tagliare il capo: fate prove su capi che possono rischiare tagli irriparabili!!!
– Se non è necessario non piegateli, ma appendeteli subito su grucce appendiabiti
Il tempo risparmiato lo occupo in modo più piacevole “anche” dello “stirare” :
leggere….
scrivere sul blog…
Gen 20, 2013 @ 21:31:34
COMPLIMENTI SEI VERAMENTE BRAVA!!!!!!
PERO’…………….. DOVRESTI ERUDIRE UN POCHINO ANCHE TUA SORELLA CHE E’ LEGGERMENTE, CIOE’ UN POCHINO ESAGERATA IN MATERIA.
COSI’ VIVIAMO TUTTI MEGLIO
by
Gen 23, 2013 @ 00:23:34
Che sorpresa! Grazie!!!!!!!!
Ho già parlato con Celerin… ma le serve un motivo forte per recuperare il tempo! Ma quel tempo deve diventare suo, non vostro… sai com’è siamo tutti molto bisognosi di attenzioni…
Ciao!
Gen 21, 2013 @ 00:58:47
quasi quasi ci faccio un maxi poster….anche perchè ho pensato di scrivere la tesi. fantastico!
Gen 23, 2013 @ 00:59:26
Ciao Cristina! Ti stai laureando e hai bisogno di racimolare tempo? E’ così?
Comunque sia “in bocca al lupo” per la tesi e la lotta alla stiratura!
Gen 21, 2013 @ 15:07:21
Mi piace-mi piace-mi piaceeeeee!
Però…
vero quel che dici: la fase preliminare del lavaggio e dello stendere è fondamentale per evitare le (lunghe) stirature, ma andiamo così di fretta quando stendiamo il bucato o quando lo riponiamo nella cesta in attesa del ferro da stiro…
Comunque ottimi consigli! 🙂
Gen 23, 2013 @ 01:14:12
Hai ragione sull’andare sempre di fretta… ma quando ti è entrato il metodo in automatismo (io ce l’ho fatta… e non sono il genio dell’organizzazione), allora calibri i tempi sui nuovi modelli (cioè sarai sempre in ritardo eh eh ), ma quell’impegno lo recuperi dopo , almeno in bolletta di sicuro. Io poi che amavo stirare guardandomi un film, ascoltando musica… per “stirare con gioia”, finiva che raddoppiavo i tempi di attacco alla corrente e aggiunta di mal di schiena!!!
Fammi sapere.
Gen 28, 2013 @ 12:26:48
Che dire?
Non ho mai stirato niente, in vita mia.
Devo però confessare che da poco mi sono “stirato” la schiena spostando dei mobili, in casa; ma forse come esempio di stiratura non è abbastanza adeguato…
Tu che cosa ne dici?
Salutoni da un incredibile acquazzone cagliaritano!
P.s.: ora la schiena si sta riprendendo. Per fortuna!
Gen 29, 2013 @ 16:28:03
Non hai mai stirato, schiena a parte sob!… anche mio marito non lo ha mai fatto e dice che aveva già capito che era un lavoro inutile!!!
Ma il punto è: non hai mai nemmeno preteso la stiratura?
Spesso le donne si lamentano per le difficili stirature di camicie e pantaloni… maschili! E non hanno torto, ma c’è chi si accontenta e chi meno, secondo me, tu sei buonissimo! (Vero Tania?)
Mi piacciono gli acquazzoni, ma da noi non ci sono in inverno: solo freddo, neve e pioggia.
(p.s. dai un’occhiata al calendario, al link, ci sono anche consigli per voi maschietti…a proposito voglio pubblicare una cosina simpaticamente interessante…ciao.)
Feb 10, 2013 @ 20:49:37
Pensa che io ho stirato una sola volta in vita mia, un mese fa. E so già che sarà l’ultima: a che serve??
Feb 12, 2013 @ 20:36:17
Ciao Starla, bravissima! Come hai fatto?
Che la stiratura sia stata un “bisogno” della mia generazione, delle vostre mamme per intenderci? Perchè la mia mamma, ora nonne e bis, non ne avevano bisogno, eravamo noi figlie a ritenerle poco precise nei lavori di casa, loro avevano dovuto prestare più attenzione all’allevamento e agricoltura domestica, non avendo lavoro fuori casa, quindi meno esigenti anche alla cura della loro persona… può essere?
Feb 12, 2013 @ 23:33:55
Mah, ho sempre scelto vestiti già stirati quindi niente camicie. Le mamme, in effetti, stirano anche le pantofole ;:)
Feb 21, 2013 @ 15:41:58
carissima,anche a me si è rotto il ferro a vapore e proprio ieri mi hanno detto che non è riparabile , per cui…temporeggio e imparo a non stirare!!!! grazie dell’idea. Il dado di verdura a noi piace. bisogna usarne poco e non salare il cibo. un abbraccio. nelda
Feb 22, 2013 @ 23:32:16
@ Starla
Le mamme!!! Chissà se pian piano impareranno a badare un po’ anche a se stesse, in questo modo faranno il bene anche dei figli, o no?
@Nelda
Hai già fatto il dado casalingo? Che efficienza! Se ora recuperi il tempo rubato alle stirature, il dado è tutto un guadagno!
Sei grande! 😉
Ciao