4^ puntata: ritorno nel “sottomondo”, come “Alice in Wonderland”
Per capire meglio il racconto utilizzo sempre i diversi colori per il testo:
nero… tempo presente, esperienza vissuta in questo periodo
fucsia… tempo della mia infanzia, dai miei ricordi (anni 60/70)
blu… dalla fine del 1400, circa 500 anni fa, dal racconto del “bianconiglio”
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Voi sicuramente sì… ma io non sapevo dell’esistenza di una sala chiamata “Il Capitolo” e dire che ci sono stata in diverse occasioni, ma non era più “Il Capitolo”, io l’ho vissuto come salone gioco, sala cinema e TV , sala teatro… che fortuna dunque aver risposto alla chiamata del mio “Bianconiglio” di turno… eh eh eh !! dobbiamo sempre stare attenti a non lasciarci sfuggire i bianconigli… quante meraviglie… a rischio!!!
Allora attraversiamo il cortile e l’ambulacro, da ovest ci portiamo sul lato est ed entriamo direttamente in un salone che ci offre subito al centro della parete più lunga un affresco tardo quattrocentesco che rappresenta un Crocifisso con tre Santi Domenicani… eccoci nel “Capitolo”
Il Capitolo: era la sede delle assemblee ufficiali della vita monastica, nonché il luogo di lettura di brani della Regola (L’Ordine dei domenicani si fonda principalmente sulla regola di S. Agostino). Benché il passo letto quotidianamente non corrispondesse sempre a un capitolo, questo nome ancora oggi indica la sala ove i monaci prendevano conoscenza del loro codice.
“È mattino presto, infatti la sala ha delle grandi finestre ad est affinchè sia ben illuminata in queste ore, l’abate sta in centro alla sala e tutti i frati seduti intorno, oltre all’ascolto della lettura di un Capitolo della loro Regola, potevano discutere e dare sfogo ad ogni problema che era sorto fra loro, o qualsiasi cosa volessero comunicare ai fratelli. Questa pratica non era solo concessa ma stimolata in modo da mantenere serenità e coltivare buone rapporti fra tutti i frati (frate = fratello = che vive insieme, contrariamente a monaco = chi si consacra a Dio abbracciando la vita ascetica da eremita)”.
…dunque silenzio di terrore o di panico o di apprensione fino a quando: BBBOOOHHHH!! un boato. Noi tutte: NOOOOOO!! La pellicola si era spezzata, l’addetta a questo punto doveva andare a recuperare i due capi di pellicola spezzata, unirli con nastro adesivo, perdendo qualche fotogramma e questo aimè poteva succedere più di una volta nel corso della proiezione e non sempre si poteva concludere la visione di tutto il film, non so se perchè la suora tecnica si spazientiva o il tempo a disposizione era terminato… eh sì anche per noi tenere fanciulle il tempo era preziosamente scandito!!!
La TV… ricordo poco, solo che un apparecchio era chiuso in un’anta del grande armadio a muro sulla parete dove si proiettava il cinema.
3-Capitolo/ SALA TEATRO… bellissimi ricordi!! il teatro era un mio sogno infantile, insieme ai cavalli, ai prati, alla bici… chissà perchè? Il palcoscenico era posto a destra, guardando le finestre, era rialzato e in legno con quinte e sipario come tutti i teatri di rispetto, c’era anche un pianoforte nella sala e dietro al palco uno spogliatoio. Tutto in regola dunque.
Vi racconto: una volta all’anno, mi sembra in occasione della festa della riconoscenza, che cadeva in primavera, si presentava un importante spettacolo teatrale. Si iniziavano le prove forse dopo le vacanze natalizie, si distribuivano le parti con rispettivi copioni da studiare, si fissavano gli orari per le prove, per ultimo si sceglievano i costumi, le acconciature e il trucco, a me piaceva tutto! ma il giorno della prima era una vera emozione: c’erano le autorità, l’Arciprete così buono, così felice… i benefattori, così sconosciuti e prodighi di sorrisi a cui dovevamo distribuire i cuoricini rossi di pannolencio con scritto “grazie!”
Ciaoo a tutti e tanti auguri ai miei nipotini gemelli: oggi è il loro compleanno!!
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Scritto e pubblicato da
Maria Valenti/Alicemate ^_^
(immagini prese dal web)
Set 13, 2010 @ 21:56:50
ti ringrazio a nome dei miei gemelli , oggi, 13-09-. Meglio tardi che mai…
Set 15, 2010 @ 20:49:45
Che strano modo di comunicare… si possono fare anche gli auguri senza che gli interessati li ricevano…. ma il fatto resta e lo si può sempre ritrovare e recuperare prima o poi, giusto? ciaooooo vecchioni!!!